Oltre il Progresso e la Rivoluzione: per una filosofia dell’innovazione radicale e riflessiva

Se la storia dell’affermarsi del concetto e della pratica moderna della rivoluzione è uno dei luoghi di origine del nostro presente, come pensare il nostro tempo – nell’età dell’apparente scomparsa della Rivoluzione? Questo è uno degli interrogativi che solleva il nostro costante, onnipervasivo e ritualmente ossessivo uso del sostantivo innovazione e del relativo aggettivo “innovativo”.

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Questioni costituzionali al tempo del populismo e del sovranismo

Segnaliamo volentieri l’uscita di un volume collettivo molto rilevante dedicato al tema, decisamente spinoso, del rapporto tra costituzionalismo e affermazione del populismo sovranista: “Questioni costituzionali al tempo del populismo e del sovranismo” (Editoriale Scientifica, 2019), a cura di Giuseppe Allegri, Alessandro Sterpa e Nicola Viceconte.

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Ragione, probabilità e innovazione

Google translate, ovvero la possibilità di conoscere in tempo reale il significato di parole, frasi o interi brani di una lingua poco o del tutto sconosciuta, è forse uno dei servizi più sorprendenti e utilizzati dagli internauti. La possibilità di tradurre da e in lingue straniere è davvero uno dei simboli del futuro che si avvera, uno strumento fino ad ora incontrato solo nei film di fantascienza.

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L’era della democrazia illiberale

Il volume di Yasha Mounk ha il pregio di affrontare il tema del populismo sulla base di un approccio globale, nella convinzione che vi siano caratteristiche comuni a tutti i movimenti, i partiti e i leader populisti, sia di destra sia di sinistra, oggi presenti in Occidente. Mounk fornisce una diagnosi di lungo periodo non solo del fenomeno populista, ma più in generale di quel processo che ha gradualmente portato al tramonto della democrazia liberale e all’affermarsi di due nuove forme di regime: il liberalismo antidemocratico e la democrazia illiberale.

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Reason of State. Law, prerogative and empire

Già nel momento della sua fondazione teorica, la ratio status si presenta divisa tra una ragione ordinaria e una ragione straordinaria di governo. Il volume di Thomas Poole indaga il nesso tra queste due rationes nel contesto della riflessione politica britannica e statunitense; a partire dal dibattito inglese di fine Quattrocento intorno alla natura e ai limiti della prerogativa regia, fino alle attuali riflessioni sui poteri di emergenza e sulla constitutional reason of State.

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